In attesa dell’apertura della Facoltà di scienze biomediche nel 2020, sulle rive del Ceresio cominciano a fiorire attività, associazioni ed enti legati alla ricerca scientifica in ambito sanitario.

Tra queste la Fondazione europea del sonno (European Sleep Foundation – FES), istituita lo scorso 6 luglio a Lugano. «La nostra intenzione è di sostenere e promuovere la formazione, la ricerca, le cure, l’assistenza dei pazienti e la diffusione di informazioni al pubblico nell’ambito della scienza del sonno e delle malattie ad esso legate ma anche dei disturbi della coscienza e affini » ci illustra il presidente, il professore Claudio Bassetti, direttore del Dipartimento di neurologia all’Inselspital e vice-decano della Facoltà di medicina a Berna, già presidente della Società svizzera di neurologia, Società europea di neurologia e della Società europea del sonno, nonché fondatore del Neurocentro della Svizzera italiana.

In particolare, la FES – che non ha scopo di lucro – intende promuovere e sostenere il perfezionamento di medici, ricercatori e di personale sanitario attraverso l’organizzazione di corsi, think tank (laboratori in cui sviluppare delle idee su nuove linee di ricerca e collaborazione clinica), incontri con esperti e raccolta di fondi per il finanziamento di studi scientifici. Il board della FES è attualmente costituito dal professore Bassetti, nel ruolo di presidente, dal dottore Fabrizio Barazzoni (capo area formazione accademia, ricerca e innovazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale) nel ruolo di vice-presidente, dal professore Luigi Ferini Strambi (responsabile del Centro di medicina del sonno all’Istituto San Raffaele di Milano) nella veste di segretario e dal professore Winfried Randerath (direttore dell’area medica dell’ospedale Bethanien di Solingen, Germania) in qualità di membro.

La laurea
«La FES – spiega Bassetti – ha una vocazione internazionale: per perseguire i nostri obiettivi abbiamo già instaurato i contatti con una ventina di centri del sonno in Europa (tra cui il Centro del sonno e dell’epilessia dell’EOC con sede al Civico di Lugano e diretto dal professore Mauro Manconi, ndr) e con diversi istituti accademici, ma per principio non siamo direttamente legati a nessuno di essi». Nessun legame, dunque, ma collaborazioni (e sostegno da parte delle Società Europee del Sonno – ESRS – e di Neurologia – EAN), come quella con l’Università di Berna e l’USI per l’istituzione di un nuovo ciclo di studi specialistici: «Una
delle attività iniziali della Fondazione è la creazione del Master internazionale in Medicina del sonno, della durata di quattro anni, che partirà all’inizio
del 2018» annuncia il presidente. I corsi si terranno sia a Berna che a Lugano, dove già a cadenza biennale viene organizzata una scuola estiva di Medicina del sonno (l’ultima edizione ha avuto luogo dal 3 al 7 luglio e ha visto la partecipazione di una settantina di studenti e di una trentina di docenti provenienti da 20 paesi).

La ricerca
Per quanto riguarda le attività di natura scientifica la FES intende promuovere e organizzare think tank con i massimi esperti mondiali del settore, come quelli già tenutisi a Baveno nel 2014 sul tema «Sonno, Neurologia e Psichiatria», al Convento del Bigorio nel 2015 sul tema «Narcolessia», e
nuovamente a Baveno nel 2016 sul tema «Sindrome delle apnee notturne». A questo proposito, fa sapere Bassetti, verrà lanciato presto uno studio svizzero multicentrico (con la partecipazione anche della professoressa Federica Sallusto dell’Istituto di ricerca in Biomedicina di Bellinzona), coordinato dallo Swiss Narcolepsy Network (SNaNe), sul tema di una malattia rara del sonno, la narcolessia. Non da ultimo, grazie alla collaborazione con la ESRS e la EAN, la Fondazione appoggia la redazione di nuove linee guida sulle malattie del sonno.